VENERDI' SANTO - Ore 05,30: Processione Addolorata con Stabat Mater

La mattutina processione del Venerdì Santo a San Marco in Lamis è una funzione di una commovente realtà per i suoi aspetti umani e religiosi che raggiunge, per la stragrande presenza, si può dire, l' unanimità dell' intera città.

Una madre qualsiasi cerca ovunque il suo figlio ucciso e una Madonna va in cerca del Suo Figlio ucciso visitando, come ricovero, ogni Chiesa.
Mentre scorre la folla immensa, si può dire che il suo alito e l'afa di un' ansiosa ricerca. La stessa ansiosità sale e prende anche l'ansia della statua della Madonna egualmente in ricerca.
Il tumulto degli uomini in corso e l'affannoso respiro delle donne esprimono l'ansia della ricerca e la speranza di una certezza. Si dice che anche i Santi in adorazione hanno a stessa mistica ansietà affannosa. Ma a parte ogni immaginazione, l'alterno coro dei canti, ora il coro degli uomini poi l'alterna risposta delle donne, sono cadenze espresse in fede, di speranza e di certezza.
Si potrebbe dire che si sente un grido concorde verso Dio implorato per una conferma definitiva di speranza e di certezza. Infine quando sfilano in coda i ritardatari, vecchi, donne e fanciulle, in loro un respiro di soddisfatta certezza congiunto ad espressa gioia.
E allora, a chi segue il corteo da un balcone, pare che anche le immote case intorno abbiano un respiro di partecipazione.
Insomma l'intera città, almeno in questo giorno, vive in concorde unanimità.
E a sera sarà il fragore delle fracchie, con i suoi lampeggi, a confermare l’unanime esaltazione di questo giorno tipicamente sammarchese. (Pasquale Soccio, in T. Francavilla, Rapsodia felix, Foggia, 2000, pag. 152).

E’ la visita dei Sepolcri (Altare della deposizione) della congrega dell’Addolorata.
L' unica Confraternita che conserva l' antico privilegio di portare la statua dell’Addolorata per visitare i Sepolcri, privilegio conservato dopo il 1873 quando furono riformate le processioni delle altre confraternite da parte del vescovo di Foggia. Privilegio molto importate perché le statue e i crocifissi dovevano essere velati durante la Settimana Maggiore.
Questa processione era la continuazione della processione del giovedì sera con le fracchie che scortavano la Vergine Addolorata per visitare i Sepolcri la sera; poi la Madonna sostava presso la Chiesa Madre tutta la notte e proseguiva la visita alle prime luci dell' alba senza le fracchie perché c' era la luce del giorno.
Si è conservato un rituale di preghiere che veniva usato per entrare nelle chiese per effettuare la visita e per cantare tra le strade. Forse questo rituale era comune anche ad altri centri meridionali.
Le consorelle vanno vestite di nero in segno di lutto.

- Testo tratto da "La Vergine nella valle di lacrime - Il culto dell' Addolorata a San Marco in Lamis (Volume II°)" di Gabriele Tardio Motolese, Edizioni SMiL s.r.l. San Marco in Lamis, novembre 2004.
- Foto a cura di G. Modola.


- Foto a cura di Francesco Paolo Giuliani, tratte dal Gruppo di Facebook Madonna Addolorata Group.