SABATO SANTO - Sacra Rappresentazione della Passione

Nel passato il Sabato Santo, verso mezzogiorno al momento della Resurrezione di Gesù ce sciugghiévene li campane cioè suonavano a festa le campane delle chiese, dopo due giorni di silenzio completo (e precisamente dal Giovedì Santo, giorno della morte di Gesù).
Per ricordare ai fedeli l’inizio delle cerimonie religiose, giravano dei ragazzi per le strade della parrocchia suonando la trènnela (raganella).
In tutti i paesi del Gargano le giovani mamme rucelàvene su una coperta stesa per terra in mezzo alla strada, i loro bimbi, che incominciavano a muovere i primi passi, convinte che come ce sciugghiévene li campane accuscì c’èvena sciogghie li jammicciole de lli meninne.
Subito dopo Pasqua i parroci, con la cotta e la stola, giravano per la parrocchia per benedire le case e ricevevano, negli ultimi tempi delle offerte in danaro, una volta, invece, delle uova che il chierichetto o il sagrestano conservava con cura in un paniere di vimini.

- Testo a cura di Grazia Galante.
- Foto tratta dal sito La Settimana Santa in Puglia.



Il Sabato Santo, negli ultimi anni, tutto quanto sopra descritto è stato sostituito da una Sacra Rappresentazione per le vie cittadine, realizzata dal Comitato Sacra Rappresentazione con figuranti e testi tratti dalle Sacre Scritture.

“Verso la Croce” e la rappresentazione vivente della Passione di Cristo secondo i Vangeli che da oltre dieci anni è organizzata dal Comitato permanente Via Crucis di San Marco in Lamis generalmente il Mercoledi Santo.
La messa in scena e molto articolata ed ha subito negli anni cambiamenti e adattamenti nello svolgimento da parte di Michele Tenace, che ne e stato l’ideatore e ne ha curato la direzione artistica, e di Nicola Bonfitto, Raffaele Nardella e di tantissimi altri che hanno collaborato nella preparazione e nell’organizzazione. Il Comitato per la preparazione dei giovani attori, in questi ultimi anni, si e liberamente ispirato a un libretto intitolato Verso la Croce e che ha come sottotitolo: “Il discorso della montagna e i Vangeli della Passione riletti da Carlo Gravino”. Dal 2010 e stato aggiunto un brano dello scrittore italo-americano Joseph Tusiani.
La sacra rappresentazione e itinerante e utilizza come sfondi teatrali i luoghi di San Marco in Lamis e di alcune chiese (San Bernardino, Sant’Antonio abate, Addolorata…).
Generalmente venticinque attori (giovani e adulti) sono coinvolti con una parte e con delle battute da recitare, cosi come previste dal copione, e molti altri impegnati come comparse (popolani e soldati). Diverse altre decine di persone sono coinvolte negli altri aspetti organizzativi.
Il Comitato che attualmente opera, gode ed utilizza il materiale (costumi ed attrezzature) che con grandi sacrifici Michele Tenace in tutti questi anni e riuscito ad acquistare, a procurarsi e/o a realizzare. Alcuni costumi, purtroppo, vengono ancora affittati presso le agenzie teatrali.
La preparazione di tutta la rappresentazione ha inizio con la Quaresima con la ricerca degli attori e comparse (molti sono stabili ma altri, per motivi di lavoro o studio, stanno fuori e quindi non possono partecipare e devono essere sostituiti) e l'affidamento delle parti. Le prove fino alla rappresentazione si svolgono tutte le sere in locali messi a disposizione dalla parrocchia dell'Addolorata. Presso la stessa parrocchia sono anche custoditi i costumi mentre, tutto il materiale per la coreografie e custodito nei locali della Collegiata.
Il Comitato, operando una divisione di compiti provvede alla ricerca di fondi, di sponsor e di collaborazioni per poter sostenere le diverse spese che gravano per la realizzazione e per meglio organizzare l'evento stesso. Per fortuna sono conservati tutti i documenti del comitato (lettere, testi, foto e filmati).
Queste sacre rappresentazioni riprendono quello che fino agli inizi del Novecento veniva fatto in diverse chiese di San Marco in Lamis con testi sia in italiano sia in vernacolo.

- Testo a cura di Gabriele Tardio, tratto da "La processione con le fracchie a San Marco in Lamis", Edizioni SMiL, Testi di storia e di tradizioni popolari - 93.